Sherlock Holmes - Il caso Van Gogh (Il Giallo Mondadori Sherlock 106)
È un gelido mattino d'inverno sul finire del 1888 quando un uomo dall'aspetto bizzarro percorre Baker Street urtando con fare scomposto gli altri passanti, all'apparenza assorto in un mondo tutto suo, prima di bussare alla porta del 221B. A giudicare dal dimesso soprabito verde, dal cappello azzurro e dalle scarpe scalcagnate, non si tratta certo di un benestante. Ha con sé una piccola valigia macchiata di colore e reca sotto il braccio un involto che forse contiene un dipinto, come anche i pennelli che spuntano dalla tasca della giacca inducono a supporre. Il capo è fasciato dal mento alla sommità con una benda insanguinata, sulla quale una chiazza scura dimostra che la medicazione non è stata rinnovata di recente. Per sua stessa ammissione l'aspirante cliente, un pittore olandese talentuoso quanto sconosciuto, si è tagliato la parte inferiore dell'orecchio con un rasoio affilatissimo. E l'ha fatto per una donna. La sua richiesta d'aiuto sarebbe probabilmente la più anomala e innocua mai rivolta a Sherlock Holmes, se non fosse che la situazione sta per cambiare repentinamente all'irrompere sulla scena di una figura evocatrice di terribili avvenimenti passati. Capace di trasformare una vicenda poco più che insolita in un pericolo mortale.